CLITENNESTRA
o del crimine
tratto da "Fuochi" di Marguerite Yourcenar
con Patrizia Sacchelli
regia Tarcisio Raimondi
Sabato 20/04/2002 ore 21.15
Castello Visconteo (Loggiato) - Comune di Pandino Cr
PATROCINIO COMUNE di PANDINO CR
ingresso libero
Fra la morte e noi, talvolta non c'è
che lo spessore di una sola creatura. Tolta quella creatura non ci sarebbe
che la morte.
Organizzazione:
NAPAGU Associazione Culturale Teatrale
Via F.lli Cervi, 26/B - 26010 Casaletto Vaprio Cr
( Associato U.I.L.T.Unione Italiana Libero Teatro)
Ideazione: Teatro dell'Incontro e Napagu
Grafica per gentile concessione: Guido Boletti www.guidoboletti.net
( 339 - 26.85.302 - e.mail: napagu@tin.it
napagu ringrazia:
"CLITENNESTRA o del crimine"
è un monologo di Marguerite Yourcenar tratto da "FUOCHI".
"FUOCHI"
è una raccolta di poesie d'amore e di prose liriche che
parlano di personaggi mitici o reali appartenenti alla Grecia antica.
Tutti questi personaggi hanno in comune un unico tema: l'amore e la passione, che funge da motivo conduttore.
Questi racconti modernizzano il passato, o per lo meno
vengono filtrati da un tempo presente che è dell'autrice ed anche nostro. E così la reggia di CLITENNESTRA può diventare una villa di
campagna signorile con
lunghi ed oscuri corridoi dove i passi risuonano sordi, dove l'afa filtrata dalle persiane trasporta odore di papaveri. In CLITENNESTRA la Yourcenar dissemina tutto il monologo di
elementi del nostro
tempo in un connubio perfetto con gli elementi del Mito. CLITENNESTRA ha vissuto per anni nella lunga attesa,
ossessionatamente identificata
con un amore verso il quale nutre sentimenti violenti di passione, delusione, rabbia e vendetta, sfociati poi nel sangue. Ella ci appare come una oscura signora che riemerge
dall' ombra per raccontare ai
"Signori della Corte" di un ipotetico tribunale (o piuttosto a se stessa?), il suo delitto, per poi
riaffondare nel buio della propria ossessione, condannata o meglio
auto-condannata a ripetere eternamente la propria storia. La CLITENNESTRA della Yourcenar è una debolezza, piena di quella folle consapevolezza che solo le esperienze estreme lasciano in
eredità.
con: Sacchelli Patrizia (NAPAGU) Regia di: Tarcisio Raimondi (teatro dell'INCONTRO)